01/05/06

Quasimodo

La sera quando tutto tace
e oscuri pensieri evaporano
lasciando il posto alla serenità
mi trasporti tra i tuoi sogni
Con suoni di marranzani e di conchiglie
soffiati dai pastori, o andare
su e giù per il Platanì
o le arse terre del Sud o per navigli
inghirlandati di nebbie
ed urla di mitiche sirene.

E’ un andare felice tra le tue rime,
momenti veri che mi ricordano l’infanzia
con le sue gioie, con i suoi stenti.

Ma noi ragazzi di quel tempo
come i tutti i ragazzi della vista
non capivamo le lacrime della “madre”
i suoi deboli sospiri e sognavamo
ad ogni nuvola pozzanghere e arcobaleni
mentre la zingara ci donava la fortuna
all’indimenticabile suono di un organino



Lino Giarrusso

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