17/11/98

Frate Francesco

di Pippo Sebastiano Fichera, Primo Classificato

L’autore in rime libere ha espresso l’essenzialità del messaggio francescano presentando l’intima comunione fra microcosmo e macrocosmo
Parlava alle piante
predicava agli uccelli
perché loro erano suoi fratelli.
Frate Francesco parlava alle piante
perché loro rispecchiavano la natura,
predicava agli uccelli
perché loro erano la vita.
La povertà era per Lui la ricchezza,
ogni cosa era dono di Dio.
Amava ogni essere umano
ma soprattutto gli ultimi
erano suoi fratelli.
L’amore per la vita
la sofferenza dell’anima
era per Lui conforto e amore.
Mai, nemmeno per un istante
ha avuto l’incertezza verso l’Onnipotente
il Creatore del cielo e della terra.
Adorava tutto ciò che Dio ha creato
perché ogni cosa era la testimonianza
della vita, della natura, della presenza del Signore.
Fratello degli ultimi
perché il Signore disse: gli ultimi saranno i primi.
Frate Francesco visse per amare il prossimo
adesso vive in cielo per essere amato.

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