16/11/04

Il mare è mosso

di Turba Vincenzo Rota d’Imagna (BS), Menzione speciale

Il problema dell’emigrazione clandestina esplode in tutta la sua drammaticità nel racconto di una pericolosa traversata. Ma la massa di diseredati diventa a sua volta un’onda pronta a travolgere la vita dei privilegiati, a cui in chiusura viene riservato un monito.
Viene rappresentato in maniera toccante la disperazione dell’uomo che soffre e che è pronto a rompere gli argini del privilegio.

Lo specchio del mare
s’è increspato.
Milioni di anime inquiete,
truffate, spregiate, derise
sommerse da uno squallore donato
iniziano a smuovere
la bonaccia delle onde.
Alti e possenti marosi
sferzano e annacquano già
la nave ammiraglia del privilegio.
Scrutato l’orizzonte, il saggio veggente
Medita.
Se l’urlo degli offesi non sarà udito,
le onde si alzeranno decise,
si ingrosseranno, romperanno
le scogliere, gli argini,
ed un’onda maestosa inghiottirà
i paladini dell’egoismo,
padri e figli!

Nessun commento: